Il segreto Bancario è una opzione presente a livello giuridico e alcune volte costituzionale in alcune giurisdizioni che applicano un certo “veil” o “velo” di privacy su informazioni inerenti un conto corrente. Tali opzioni di privacy cambiano da giurisdizione a giurisdizione e non sono tutte uguali e non si prestano comunque per tutti i tipi di conti aperti. In effetti un soggetto privato per aprire un conto in un paese che gode del segreto bancario, potrà in effetti usufruirne solamente se ci si trasferisce anche con la residenza fiscale. Infatti è la residenza fiscale, il parametro giuridico su cui gli enti bancari offshore determinano se un soggetto possa usufruire del segreto bancario o debba invece essere soggetto allo scambio di informazioni bancarie con il proprio paese di origine.
Solamente chi si trasferisce veramente e legalmente presso un altro paese, potrà giovarsi del segreto bancario di quel paese. Altrimenti Le banche saranno obbligate a fare uno scambio di informazioni con le autorità fiscali Europee sulla stessa dinamica dello scambio che già avviene tra istituti e autorità fiscali che fanno parte della comunità europea.
Sebbene ci siano molti paesi, i più indicati sono quelli che a scambio di una residenza fiscale, offrono legalmente la protezione del nome e del conto e le sue transazioni verso le giurisdizioni OCSE, quindi Panama, Paraguay, Costa Rica.
È possibile avere una lista precisa di tutte le banche offshore e onshore attraverso il portale della Banca centrale di vostro interesse
Qui in basso una lista minima delle banche centrali di maggiore interesse per i nostri clienti
La lista non comprende singoli paesi Europei e paesi non importanti a livello finanziario
A
B
C
D
Banca Centrale Repubblica Dominicana
E
F
G
H
I
K
L
M
N
P
Q
R
S
Banca Centrale Stati Uniti D’ America
T
Banca Centrale Trinidad & Tobago
U
V
Si è possibile sempre e quando l’ azionista della società abbia acquisito status di residente fiscale in un paese a Zero Scambio di informazioni fiscali e bancarie.
I documenti necessari per aprire un conto in banca offshore come soggetto privato, quindi un conto personale, sono: Passaporto in originale con almeno 6 mesi di scadenza, codice fiscale, patente o carta di identità, una bolletta a proprio nome e cognome in originale, una referenza di banca di una qualsiasi banca presso cui siete clienti, un estratto conto ultimi 6 mesi, la residenza fiscale o un contratto con un avvocato che indica l’inizio della procedura di ottenimento di residenza fiscale.
Per una società invece occorrono i documenti corporativi apostillati e notarizzati della società aperta e gli stessi documenti personali dell’azionista, richiesti per aprire il conto personale. In tutti i casi occorrerà passare la prova KYC dell’Istituto Bancario. FAQ
Si. Possiamo aprirne uno limitato a 5000 USD mensili di transazioni. Per un conto senza limiti occorre venire di persona a Panama.
Si, possiamo aprire conti in svariate locations , quando lo si fa senza possedere una residenza fiscale adeguata al caso, è un vostro dovere legale dichiarare al fisco della nazione di residenza da cui provenite, il conto e le sue transazioni, secondo i limiti e le disposizioni del vostro paese di residenza. Questo affinché non incorriate in multe, illeciti e il vostro conto offshore possa operare legalmente alla luce del sole.
No.
La direttiva comunitaria sull’assistenza reciproca tra gli Stati membri (e di quelli dell’Unione) per il recupero dei crediti di origine esattoriale (imposte) e’ stata recepita nell’ordinamento nazionale con il decreto legislativo numero 149 del 14 agosto 2012, che recepisce la direttiva comunitaria 2010/24.
L’obiettivo della normativa comunitaria e’ migliorare e facilitare l’assistenza reciproca in materia di recupero all’interno dell’Unione. Il decreto legislativo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 202 del 30 agosto 2012, in 19 articoli, fissa le norme di mutua assistenza per il recupero dei crediti sorti nel territorio nazionale o in un altro Stato membro.
Gli Stati o territori con i quali sono in vigore accordi per lo scambio di informazioni e per l’assistenza al recupero crediti di tipo esattoriale, sono quelli indicati nel seguente elenco:
- Austria
- Belgio
- Bulgaria
- Cipro
- Danimarca
- Estonia
- Finlandia
- Francia
- Germania
- Grecia
- Irlanda
- Islanda
- Lettonia
- Lituania
- Lussemburgo
- Malta
- Norvegia
- Paesi Bassi
- Polonia
- Portogallo
- Regno Unito
- Repubblica ceca
- Romania
- Slovacchia
- Slovenia
- Spagna
- Svezia
- Ungheria
Si ,è legale. É illegale farne un uso illecito, per lavare denaro o nascondere beni non propri o evadere le tasse.
Il migliore conto offshore per inviare e ricevere bonifici dipende dalla vostra struttura e dai CRS, common reporting standards, TIEA’s , ed eventuali residenze o doppie cittadinanze che avete e dalla decisione di aprire o meno un conto offshore corporativo o personale. Chi risponde con un nome preciso di un istituto evidentemente lo fa in mala fede. Non esiste un conto perfetto per tutti , una soluzione che calza a tutti. Occorre una soluzione per tipologie differenti di casi e quindi occorre una riflessione fiscale e finanziaria supportata da ingegneri fiscali che possano capire le lacune contro cui il cliente può sbattere per evitare disagi operativi a lungo termine. Contattateci al riguardo.